Proseguendo in direzione di Porta Schiavonia, prima di svoltare in via Romanello da Forlì, si giunge alla piazza che porta il nome dei “Gialli del Calvario”. Tale denominazione fu assunta dalla brigata Casale (11º e 12º Fanteria) poiché i reggimenti, che portano appunto delle mostrine gialle, si resero illustri con la presa del monte Calvario durante la Prima guerra mondiale.
In via Romanello, nel 1944, è attiva la Caserma Caterina Sforza, già sede dell’11° Reggimento Fanteria, che, dopo l’8 settembre 1943, diventa sede di una caserma della GNR e poi delle Brigate nere. Vi vengono concentrati per la visita medica i prigionieri e i rastrellati destinati alla deportazione per il lavoro obbligatorio in Germania.
Nelle celle di questa caserma la polizia politica fascista pratica la violenza e la tortura. Ora l’area dove sorgeva la caserma “Caterina Sforza”, oltre all’auditorium della Sala Santa Caterina (via Romanello 2), ospita un complesso scolastico.