Iniziò a funzionare il 14 settembre del 1912 con 104 detenuti – di cui 10 donne. È l'attuale sede del Museo Nazionale dell’Ebraismo e dalla Shoah.
Molti antifascisti furono rinchiusi in questo carcere. Dopo la caduta del regime, il 30 luglio 1943, vengono liberati ben 88 detenuti politici. Dopo l’8 settembre 1943, l’occupazione tedesca e la nascita della Repubblica Sociale (RSI) le carceri si riempirono di nuovo di antifascisti, resistenti ed ebrei.
Nell’ottobre 1943 vengono arrestate 34 persone: antifascisti, oppositori del regime, ebrei: ricordiamo fra gli altri il procuratore del Re Pasquale Colagrande, l’avv. Giulio Piazzi, il commerciante Alberto Vita Finzi che saranno uccisi il 15 novembre 1943 presso il muretto di Castello Estense, il rabbino Leone Leoni, Eugenio Ravenna.
Il 15 novembre 1943 saranno portate in carcere altre 72 persone, fra cui la maestra Alda Costa, la famosa maestra socialista che aveva pagato la sua militanza antifascista con il confino e il carcere.
Ricordiamo inoltre che sempre in questo carcere vi fu rinchiuso lo scrittore Giorgio Bassani, arrestato nel maggio del 1943, la partigiana ebrea Matilde Bassani, che svolgevano parte attiva nella lotta antifascista, come membri del Partito d’Azione. In questo carcere saranno interrogati e torturati anche Gigi Medini e Mario Azzi poi uccisi nell’eccidio di Caffè del Doro nel novembre 1944.
Nella foto la maestra Alda Costa.