La famiglia Mondolfo

Cesena / Cesena - La persecuzione degli ebrei

La famiglia Mondolfo

Hayon Isacco Emanuele Mondolfo (Alessandria d’Egitto, 3/11/1878), primario di medicina presso l’ospedale “Bufalini”, era sposato con Dora De Semo (Corfù, 12/9/1883), benestante. I due, di cittadinanza italiana e religione israelitica, erano residenti in corso Umberto I n.5 (oggi corso Sozzi, n. 22), da quando si erano trasferiti da Pisa.
Nonostante le numerosissime benemerenze (addirittura medico del duce quando questi era a Riccione in vacanza), subì le vessazioni dei Provvedimenti antisemiti: dovette licenziare la domestica ariana in servizio presso la famiglia da dodici anni; venne espulso dall’ospedale; dovette alienarsi l’appartamento; fu espropriato della cassetta di sicurezza conservata presso la filiale di Cesena del Credito romagnolo.
Quando il 21/12/1943 le autorità si recarono ad arrestarli non trovarono in casa i coniugi, che si erano dapprima nascosti in una clinica, poi fuggiti in Svizzera con l’aiuto di don Odo Contestabile.
Tornarono ad abitare a Cesena, dove il professore riprese il suo lavoro come medico privato e dove poi morì il 23/5/1956. La moglie si spense invece il 18/3/1969, ed entrambi ora riposano nel cimitero urbano.

Nella stessa via, al vecchio civico n. 1, c’era anche la pellicceria di Davide Hazan.


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