A testimoniare la durezza degli scontri avvenuti nel ravennate tra la fine del 1944 e la primavera del 1945 sorgono oggi nel perimetro comunale ben due Cimiteri militari britannici: uno a Villanova di Bagnacavallo e uno nella frazione di Piangipane, a 6 km dalla città. Qui furono convogliate alla fine del 1945 le prime cento salme dei soldati alleati, inizialmente sepolti altrove. Nel giro di pochi anni prese forma definitiva, sul dosso di un antico argine, l'attuale cimitero con 956 tombe così suddivise: 438 canadesi, 250 inglesi, 120 indiani, 96 neozelandesi, 11 sudafricani, 6 australiani, 2 di altri Paesi e 33 soldati volontari della Brigata Ebraica.
In un settore a parte, dal 1974 sono state conferite qui anche 33 resti di caduti della Prima guerra mondiale da Gradisca nel Friuli.
Il progetto architettonico è sempre lo stesso ideato da Rudyard Kipling per i caduti della Grande Guerra, uguale in tutta Europa, con la loggia d'ingresso in stile neoclassico, per custodire la cripta con il Registro dei nomi, e al centro il grande monumento bifacciale con la croce e la spada in ferro, applicate su di una struttura marmorea. Le lapidi tutte uguali in marmo bianco, oltre ai dati di appartenenza del caduto, possono riportare in basso tre righe di epitaffio dettate dai familiari.