Coordinate Tappe: 44.450627464718984, 10.153590000000003
Il grande rastrellamento del novembre 1944, che si portò via il comando della 47^ brigata Garibaldi, molti altri partigiani e anche diversi civili, era cominciato al mattino presto: le truppe tedesche erano salite dall’Enza e da Parma, con movimenti concentrici tesi a stringere i ribelli in una morsa che spingeva verso il Caio.
In quei giorni furono uccisi pure due partigiani della 144^ brigata Garibaldi di Reggio Emilia, il 21 novembre 1944: Alberto Tondelli “Giove” e Daniele Fontana “Smit”. I due partigiani sono ricordati, assieme ad altri compagni reggiani, anche nella lapide posta a Selvanizza (frazione di Palanzano) lungo la strada Massese (44.438097159535104, 10.235902385504822).
Sopra l'abitato di Sommogroppo, dove ora sorge un cippo, “Giove” e “Smit” vennero colpiti dal fuoco tedesco; non stavano combattendo né erano impegnati in qualche azione di carattere militare, si stavano lavando nelle acque del canale delle Ariane, durante un momento di pausa dalla battaglia, come raccontano gli abitanti di Sommogroppo, che allora erano bambini con le vacche al pascolo nei dintorni e sentirono il rumore degli spari. I tedeschi li colpirono dal crinale che a quei tempi non era ricoperto di vegetazione come adesso e perciò la visibilità era molto buona. Gli altri compagni scapparono verso Zibana, mentre “Giove” e “Smit” non ci riuscirono.
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