In un appartamento dello stabile ad angolo con Via Campanella, vicinissimo, quindi ai comandi militari tedeschi e fascisti, aveva sede il laboratorio clandestino di esplosivi della brigata dei GAP Walter Tabacchi.
E proprio nelle vicinanze, il 7 novembre 1944, una pattuglia della GNR, insospettita dai movimenti attorno alla casa, riuscì a catturare Emilio Po, mentre in bicicletta trasportava esplosivi nascosti in una sporta piena di segatura. Egli fu poi torturato e fucilato in Piazza Grande tre giorni dopo, insieme a Giacomo Ulivi e Alfonso Piazza.