In un appartamento in angolo tra via San Vincenzo e via Campanella ha sede il laboratorio clandestino di esplosivi della brigata GAP Walter Tabacchi. I Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza ai combattenti della libertà sostengono questa e le altre formazioni partigiane. A più riprese invitano le donne a dare «tutto per i nostri ragazzi delle formazioni garibaldine, dei G.A.P. e delle S.A.P.», a scendere in lotta con loro, a offrire «ogni aiuto morale e materiale», a «tenere tutte le porte aperte ai G.A.P.», lottando e dimostrando «contro i massacri di questi eroi».
Alcune modenesi dei Gruppi cittadini raccontano nel dettaglio l'aiuto dato: Elda Po, sorella dell'artificiere Emilio Po, offre ospitalità ai partigiani nella propria casa; Oneglia Galli fa da infermiera al partigiano "Uragano". La stampa e i volantini clandestini invitano a partecipare alla Settimana del partigiano, dedicata alla raccolta di beni di prima necessità da inviare alle formazioni.