Distrutta durante il secondo bombardamento, il 28 gennaio 1944, la chiesa diviene in quei giorni il simbolo più evidente della catastrofe che si sta abbattendo su Ferrara e sull’Italia intera. Il Corriere Padano riesce a tornare in edicola solo il 1 febbraio e scrive “Titoli d’infamia imperitura di cui gli autori del selvaggio scempio della chiesa benedettina dovranno pur rendere conto. San Benedetto è crollata trascinando ogni memoria e ogni ornamento nella irreparabile rovina: dai quadri d’autore agli affreschi, tesori della Cinquecentesca chiesa, al tabernacolo dell’altare maggiore, superstite reliquia dell’Abbazia Pomposa.”