Chiostrino della chiesa di San Romano

Ferrara / La Ferrara bombardata - I luoghi del disastro

Chiostrino della chiesa di San Romano

Già esistente nel 990, la chiesa venne amministrata dapprima dai Benedettini dell’abbazia di Fruttuaria, poi dai canonici regolari di Sant’Agostino.

Il 5 giugno 1944, durante la nona incursione aerea di Ferrara, il chiostro e la chiesa viene colpita assieme a San Maurelio dei Cappuccini, Santa Maria dei Servi, la Chiesa del Gesù, la chiesa della Stimmate, di Santa Caterina Vegri, Santo Paolo, il Collegio di Sant’Orsola e quello di San Carlo, l’Orfanotrofio della Provvidenza. Vengono colpiti importati palazzi fra i quali la Caserma dei Vigili del Fuoco, le scuole elementari Mario Poledrelli”, il Palazzo Massari, la Banca Commerciale, la Caserma Gorizia (sede del comando tedesco), la Borsa di Commercio, il Deposito Autocorriere SAAF, la Casa dei Balilla, il Maglificio Milani, il Calzaturificio Zenit, e sono colpiti tre treni nella stazione ferroviaria. Quel giorno Ferrara viene bombardata due volte, alle 12,45, e alle 13,15 e vengono sganciate un migliaio di bombe (cinquanta per fortuna inesplose). Il bilancio fu di 17 morti e 40 feriti gravi, furono distrutti 400 edifici e danneggiati 500. Il chiostro fu ricostruito tra il 1951 e il 1954.


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