Questa era la residenza di uno dei responsabili militari dei partigiani, Attilio Venturi.
Durante la guerra, oltre che ad essere una base\magazzino per i partigiani, viene considerata la “casa delle staffette”: infatti è la moglie di Venturi, Rosina Donini (Margherita), ad avere l’incarico di loro organizzatrice. "Margherita" tiene i contatti diretti tra il PCI clandestino, il CLN e la Resistenza, operando in un’area che andava da Forlì a Cattolica.
Qui si riuniscono e partono per tutti i Comuni del circondario riminese le staffette operanti in zona: tra le tante ricordiamo Sara Croce, Adria Neri (Marga), Juditta Della Motta (Liliana), Elisa Mini Imola e Diana Tosi a Rimini, Alba Mini, Palmina Gattei e Nera Neri a Santarcagelo di Romagna, Carla Zanuccoli di Bellaria.
Il loro compito è quello di far circolare messaggi e reperire materiale utile (armi e cibo) per la Resistenza nonché attuare un controllo del territorio.
Da questa casa parte per combattere con l’8a Brigata Garibaldi anche il martire del campo di concentramento di Fossoli Walter Ghelfi.