Quando ancora l’opera di occupazione dei tedeschi non è completata e quattro giorni prima della ricostituzione del fascio repubblicano (che avviene in questa stessa casa), il 12 settembre 1943 (ma non tutti concordano sulla data) presso l’abitazione di Gualtiero Frontali, su richiesta dei fascisti locali, si tiene una riunione con i rappresentanti del fronte antifascista, che si era costituito nel giugno dello stesso anno e vedeva partecipi comunisti, socialisti, repubblicani e cattolici.
I fascisti vogliono quest’incontro nel tentativo di pacificare fin da subito i rapporti con gli antifascisti; questo per superare o limitare le possibili violenze dei tedeschi. Questo incontro, molto singolare per quei concitati tempi, non ha nessun seguito, né pratico né politico, sia per l’ostilità dei tedeschi, sia per le direttive nazionali ricevute dai fascisti ma anche per la divisione che si crea nel fronte antifascista. Tale riunione, come ricorda l’allora segretario del PCI riminese e futuro presidente del CLN Decio Mercanti, sarà in seguito criticata duramente dai responsabili della federazione del PCI, in quanto considerato un tradimento degli ideali antifascisti.