Qui si può cogliere visivamente la dimensione della violenza contro la Resistenza in provincia di Modena: ai piedi della torre da tre grandi teche ci guardano i volti di centinaia di partigiani uccisi (in provincia di Modena, compresi i civili, furono uccise circa 2.000 persone, 882 per rappresaglia): è il monumento alla memoria della Resistenza, nato in modo spontaneo, come manifestazione del dolore popolare.
Subito dopo la Liberazione, infatti, i modenesi cominciarono ad esporre qui le fotografie dei familiari dispersi, nella speranza che qualcuno potesse dare loro notizie. Col passare del tempo, fino all'attuale forma ufficiale, sono state raccolte qui tutti i ritratti dei partigiani caduti nella lotta.