Vairo superiore: casa di Maddalena Madureri-scuola elementare

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Vairo superiore: casa di Maddalena Madureri-scuola elementare

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POI percorsoTutti i punti del percorso

  1. Casa Valla a Ranzano
  2. Monte Caio, presso il monumento a Bocchialini
  3. Vairo superiore: piazza Maddalena Madureri
  4. Passo del Ticchiano-Passo del Cozzanello
  5. Sommogroppo (frazione di Palanzano)
  6. Vairo superiore: casa di Maddalena Madureri-scuola elementare
  7. strada vecchia tra Ceda e Antrìa (frazioni di Monchio delle Corti)
  8. Isola (frazione di Palanzano), centrale idroelettrica
  9. Municipio di Palanzano: Esterina Longarini “Rina”
  10. Ponte di Lugagnano: cippo Ricci-Guatelli
  11. Ponte di Lugagnano
  12. Ponte di Lugagnano: Ave Melioli "Tita"

Gli altri percorsi

Dalle belle città” all'operazione Wallenstein (luglio 1944). Percorso A

Nei 20 mesi della Resistenza, quando la guerra totale giunse anche in questi luoghi, molti altri e altre giovani ribelli salirono in montagna "dalle belle città" del parmense e del reggiano, dal Ventasso al Fuso, finendo in parte fucilati durante l'operazione Wallenstein di inizio luglio 1944, che tuttavia non riuscì a sradicare il rapporto tra le bande nascenti e la popolazione locale.

Caio, montagna partigiana: la guerra, la morte e l'amore. Percorso B1

Le montagne, a guardia delle terre poco a poco sottratte al controllo dei nazifascisti, racchiusero e protessero i ribelli che le liberarono, dal Sillara all'Alpe di Succiso, passando per il Faggeto e per il Caio, montagna partigiana...

Caio, montagna partigiana: la guerra, la morte e l'amore. Percorso B2

Le montagne, a guardia delle terre poco a poco sottratte al controllo dei nazifascisti, racchiusero e protessero i ribelli che le liberarono, dal Sillara all'Alpe di Succiso, passando per il Faggeto e per il Caio, montagna partigiana: teatro dei rastrellamenti sia del luglio...

La Resistenza delle donne, quando da te non si aspettano niente è allora che puoi fare tutto. Percorso C

La lotta dei ribelli della montagna fu possibile anche grazie alla partecipazione delle donne, sulle quali non pesava la coscrizione obbligatoria, la necessità di nascondersi per sfuggire all'arruolamento coi nazifascisti o la cattura nei campi di prigionia, ma che scelsero di rischiare tutto per cambiare tutto.