montagna

La Resistenza in montagna

Corniglio (Val Parma) (PR)

Corniglio fu sede del Comando Unico Operativo partigiano della provincia di Parma (CUO) tra agosto e ottobre 1944, zona d’insediamento delle prime bande partigiane e luogo di numerosi scontri tra resistenti e nazifascisti. Tra questi la battaglia del Lago Santo, conflitto dai risvolti epici svoltosi nel rifugio che sorge sulle rive del lago. Il 19 marzo 1944 una squadra di nove partigiani del distaccamento “G. Picelli”, stanziata nei pressi del lago, fu attaccata da un nutrito gruppo di fascisti e tedeschi. I partigiani, barricati nel rifugio, resistettero eroicamente all’attacco nemico per diverse ore, provocando morti e feriti tra i nemici, costringendoli a ripiegare.

Nel settembre del 1944 il CUO, di stanza nella zona occidentale della Cisa, fu trasferito a Bosco di Corniglio, con l’intento di rafforzare la presenza partigiana nel versante est Cisa. La mattina del 17 ottobre 1944 una colonna nemica, guidata da una spia, giunse a Bosco. Con una azione rapida eliminò il CUO, barricato negli edifici dell’albergo Ghirardini, dove aveva sede. Sei partigiani caddero durante l’attacco, tra cui il Comandante unico Pablo e il Comandante militare di piazza di Parma Renzi, altri riuscirono a mettersi in salvo. Si trattò di un colpo durissimo per il movimento resistenziale, che reagì prontamente eleggendo un nuovo CUO sei giorni dopo.

Dopo il recente attacco a BOSCO, il COMANDO UNICO di PARMA è stato ricostituito:
Il comandante unico è ARTA, un ingegnere civile, già alla testa del Comitato centrale di PARMA. Il capo di stato maggiore è LEONARDO TARANTINI, un ufficiale degno di fiducia, già capo della 47a brigata e ex istruttore della scuola di fanteria di MODENA. Il commissario è il professore PELLIZZARI, un democratico cristiano proveniente dall'Università di GENOVA.

Missione Toffee/Envelope blue (SOE), messaggio trasmesso il 29 ottobre 1944 (National Archives di Londra, WO 204/7285, traduzione Isrec Parma).


Testimonianza di Giorgio Giuffredi, battaglia del Lago Santo


Testimonianza di Edelvalda Ghirardini, uccisione del Comando unico


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