Via La Primogenita – La fuga in montagna e l'adesione alla Resistenza

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Via La Primogenita – La fuga in montagna e l'adesione alla Resistenza

Tornando indietro per imboccare il sottopasso per via dei Pisoni, costeggiando il vecchio ricovero vetture della Sift (Società Italiana Ferrovie e Tranvie), si prende la ciclabile che porterà in Via IV Novembre, percorrendo il primo tratto in trincea della Littorina, una ferrovia in concessione lungo la bassa val Nure fino a Bettola, inaugurata nel 1933 per volere della Provincia e dismessa nel 1967.

A Bettola, dall'agosto 1944, fu posta la sede del Comando provinciale della XIII Zona partigiana. La cittadina infatti era in posizione strategica perché facilmente raggiungibile sia dalla città, sia dalle vallate del Trebbia e dell'Arda dove, nei mesi precedenti, erano cresciute le combattive brigate partigiane. Con la Littorina, grazie all'aiuto dei collaboratori del CLN, giunsero in montagna i militari sbandati dopo l'8 settembre 1943, gli stranieri in fuga dai campi di prigionia della provincia, i giovani renitenti alla leva che si univano alle formazioni della Resistenza oltre che armi e munizioni prelevate dai membri delle SAP nei depositi militari.

Videotestimonianza del partigiano “Biondo”


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