Il Viale della Libertà

Forlì / I luoghi dell’architettura fascista

Il Viale della Libertà

Viale dagli evidenti richiami ai tipici boulevard francesi venne costruito nel 1927 e solennemente inaugurato il 30 ottobre dello stesso anno dal Ministro Luigi Federzoni.

Lungo circa 800 metri il Viale  è formato di una strada centrale larga 12,5 metri, laterata da due marciapiedi rialzati ed alberati, larghi ognuno 6,25 metri, che separano due strade laterali, anch’esse carrozzabili di 5 metri, ai lati corrono altri due marciapiedi larghi ognuno 2,5 metri.

Più che per una reale esigenza funzionale il viale fu soprattutto realizzato a fini propagandistici, divenendo immediatamente palcoscenico ideale per  accogliere le visite dei grandi del regime e luogo abituale di parate ginniche o militari; inoltre il viale era destinato ad accogliere gli altri importanti edifici simbolo del regime.

Inaugurato con il nome di Viale Benito Mussolini, nel 1935 cambia in Viale XVIII ottobre, ricorrenza della marcia si Roma; infine su decisione della Commissione toponomastica, nel 1945 il viale prende l’odierno nome di Viale della Libertà con la seguente motivazione: “Questo viale è dedicato alla memoria di tutti i martiri che sotto qualunque cielo ed in difesa di qualunque ideale sicuramente professato hanno testimoniato con la sofferenza e con il sacrificio della vita la loro fede nella libertà”.


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