Stabilimento Cementirossi, Via Caorsana 15/d – La repressione nazifascista

Piacenza / Vita quotidiana, cospirazione e Resistenza

Stabilimento Cementirossi, Via Caorsana 15/d – La repressione nazifascista

Raggiungendo Viale Sant'Ambrogio fino a Piazzale Milano, si imbocca il ponte sul fiume Po e la pista ciclabile che porta sull'argine maestro, da cui osservare il fiume e gli attraversamenti più volte bombardati. Una breve deviazione a sinistra porta al Monumento ai partigiani di Christian Zucconi del 2005. Così recita la targa: Fra il novembre 1944 ed il marzo 1945 nelle carceri di Piacenza furono detenuti oltre 1200 prigionieri. Molti vennero fucilati ed altri scomparvero nel nulla. Di questi un numero imprecisato fu ucciso e abbandonato nel Po.

Da Via del Pontiere a destra e quindi Via Diete di Roncaglia e Via Caorsana si giunge allo Stabilimento Cementirossi. Una lapide al civico 15/d ricorda Cesare Chiozza, ucciso il 25 aprile '45 per essersi opposto alla perquisizione dei locali in cui nascondeva materiale sovversivo.

Più oltre nel Cimitero comunale, III reparto, la targa del muro dei fucilati ricorda i 17 partigiani qui giustiziati tra il luglio '44 e il marzo '45. Dopo la Liberazione di Piacenza, nello stesso luogo, ebbe luogo l'esecuzione, fra gli altri, di Alberto Graziani, il Capo della Provincia fascista che aveva ordinato molte di quelle condanne. Nel IV reparto alcune tombe dei resistenti.


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