La casa dell'Agnese

Percorsi extraurbani / Comacchio, città della Resistenza

La casa dell'Agnese

A Stazione Foce, all’imbocco delle Valli di Comacchio, è ancora oggi visibile la casa dei partigiani che fu costruita appositamente per il film “L'Agnese va a morire” e successivamente allagata per esigenze di sceneggiatura.

Una coppia nella Resistenza

Renata Viganò (Bologna, 1900-1976) e Antonio Meluschi (Vigarano Mainarda, Ferrara, 1909 - Bologna, 1977) partecipano alla lotta partigiana diventando l’emblema della Resistenza.

Renata, giovanissima autrice (i versi Ginestra in fiore sono del 1913) e collaboratrice, nel dopoguerra, di quotidiani e riviste, rimane famosa per il romanzo L’Agnese va a morire (1949), dal quale viene tratto l’omonimo film diretto da Giuliano Mondaldo (1976). Renata rivive la Resistenza anche in Donne nella Resistenza (1955), dedicato alle sue concittadine bolognesi antifasciste, e nei racconti raccolti di Matrimonio in brigata (1976).

Fino alla Liberazione opera per la Resistenza collaborando alla stampa clandestina, e come infermiera per i partigiani e staffetta.

Antonio Meluschi, scrittore, già critico teatrale del «Corriere Padano», dall’inizio del 1944 collabora, insieme alla moglie Renata, al foglio clandestino pubblicato a Imola «La Comune». Catturato dalle SS, torturato e condannato dal Tribunale Speciale, riesce  a fuggire per poi diventare comandante partigiano nelle Valli di Comacchio. Dedica alla Resistenza il romanzo La morte non costa niente (1946); in seguito cura per l’anpi la raccolta di testimonianze sulla lotta di liberazione nel Bolognese e in Romagna Epopea partigiana (1948), mentre l’esperienza della Resistenza anche nel Ferrarese è ripercorsa nel romanzo L’armata in barca (1978).

Tra la fine di ottobre 1944 e la primavera 1945, “Il Dottore” - suo nome in codice - comanda la 35a bis Brigata Garibaldi “Mario Babini”, che opera sul territorio articolata in tre formazioni: “Mazzini” nell’Argentano, “Agida Cavalli” nel Filese, “Edgardo Fogli” nel Comacchiese, con base operativa nella casa colonica della Piguréra [la Pecorara], tra il Mulino di Filo e le Valli.

L’agnese va a morire (1976) di Giuliano Montaldo


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