Il palazzo del Comune

Cesena / Cesena - Opposizione e oppositori al regime fascista

Il palazzo del Comune

Il Palazzo comunale, o Palazzo Albornoz, fu costruito nel 1359 dal legato pontificio, il cardinale spagnolo Gil Álvarez Carrillo de Albornoz, quando, dopo aver conquistato Cesena e cacciato gli Ordelaffi, volle erigere un palazzo-fortezza per i rappresentanti dello Stato Pontificio. L’edificio attuale ha inglobato due strutture ben più antiche: il Palatium Vetus, dove risiedeva il governatore pontificio, e il Palatium Novum, sede degli organi comunali. Con i Malatesti i due palazzi divennero residenza dei Signori e della loro corte, e nel 1523 Francesco Masini vi realizzò il loggiato, che oggi costituisce una sorta di Pantheon laico cittadino: qui infatti sono collocate le lapidi della motivazione della medaglia d’argento al valor militare per attività partigiana e altre legate ai valori della democrazia e del progresso civile. Da queste scale scese il 31 ottobre 1922 il sindaco Franchini cacciato dalle squadracce fasciste, e qui rientrò il 25 ottobre 1944 Sigfrido Sozzi, fratello di Gastone e primo sindaco della Cesena liberata. Dopo di lui, altri uomini provenienti dalla Resistenza e delle lotte partigiane ricoprirono quella carica: Cino Macrelli, Antonio Manuzzi, Leopoldo Lucchi.


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